Elisa aveva qualche minuto di vantaggio ma Ermes era un destriero + rapido di Fedro e poi Elisa non stava correndo Fabrizio sì. Appena fuori da Rivombrosa arrivò a una collina e scorse Elisa di lontano così si lanciò al suo inseguimento.
Passarono un ruscello ma la ragazza non si accorse di essere seguita finchè non si inoltrarono nel fitto bosco.
Entrambi rallentarono il passo ma nella quiete boschiva Elisa avvertì come l’eco degli zoccoli di un cavallo pensò fosse la sua immaginazione ma quando sentì il nitrito dell’animale provenire da dietro le sue spalle capì che qualcuno la stava seguendo. Con il cuore in gola si girò timorosa e davanti ai suoi occhi il Conte Ristori in sella ad Ermes con uno sguardo malizioso e giocoso le rivolse un cerimonioso inchino . Elisa si girò di scatto cercando di non mostrare la sua agitazione e fingendo di ignorarlo. Il conte decise di prendere una scorciatoia e sparì da dietro a lei. Elisa si voltò nuovamente e sembrò rincuorata quando non lo vide ma subito lui sbucò davanti a lei con sguardo vittorioso. Intanto sopra di loro il cielo era sempre + plumbeo. finita la boscaglia la ragazza lanciò Fedro decisa a seminarlo ma Fabrizio non smise di tallonarla. Arrivarono a una radura ma a quel punto un tuono fece impennare il cavallo di Elisa che cadde sull’ erba. Immediatamente il conte smontò da cavallo e la soccorse Stai bene? Le chiese appena la raggiunse.
ma la ragazza era piena di rancore si divincolò dalle sue braccia che la volevano aiutare e si rialzò da sola indomita e fiera.
“Lasciatemi!! E’ tutta colpa vostra … ora non vi basta piu’ violentarmi .. volete uccidermi!!”
A Fabrizio parve una reazione esagerata così rispose con un tono sfacciatamente innocente.
“Stavo solo scherzando.. Tutto bene? le chiese prendendole il mento fra le dita
“Begli scherzi idioti !“ Replicò Elisa che si sentiva come presa in giro da quella risposta : dopo tutto quello che era successo non poteva giustificarsi così.
A quel punto la ragazza si accorse che il suo cavallo era scappato
“Fedro è scappato”
“Troverà la strada di casa…non ti preoccupare ” Replicò sicuro Fabrizio subito dopo guardò il cielo e capì che di lì a pochi minuti sarebbe scoppiato un temporale
“piuttosto sarà meglio che andiamo via da qui.. o il cielo ci cadrà addosso… vieni conosco un posto per ripararci” Disse quindi il conte il cui tono si era fatto gentile e cordiale come Elisa non lo ricordava da tempo.
Ma la ragazza rimase immobile, era diffidente e non si poteva biasimarla per questo.
Fabrizio salì sul cavallo e la esortò nuovamente
“ Andiamo non vorrai rimanere sotto il temporale . su vieni”
Alla fine il conte l’ebbe vinta ed Elisa si avvicinò a lui che la prese alla vita per issarla sul cavallo. A quel punto partirono al galoppo mentre iniziava a piovere sempre più forte.
Cavalcarono sotto la pioggia per alcuni minuti inzuppandosi completamente.
Arrivarono vicino a una costruzione con una grande porta a vetri che sembrava ingoiata completamente dall’edera.
Fabrizio fece smontare la ragazza e la invitò ad entrare mentre lui legava il cavallo.
Elisa con passo incerto entrò: per tutto il tragitto mentre lui la stringeva a sé non aveva fatto altro che domandarsi perché aveva accettato di seguirlo.
Nessuna donna coscienziosa e soprattutto che tenesse al proprio onore avrebbe fatto una cosa simile: era forse bastato un tono gentile a farle dimenticare ogni cosa? Doveva essere impazzita.
In quel momento si guardava intorno :il capanno era buio e disordinato alle pareti vi erano trofei di caccia e vicino al camino due divani con sopra molte coperte di pellicce che ci faceva li?!
Poco dopo Fabrizio la raggiunse e si guardò intorno con un sorriso
Non sarà una reggia, ma almeno qui è asciutto… Disse l’uomo mentre si toglieva la giacca fradicia “un tempo lo chiamavo IL MIO CAPANNO FUORI DAL MONDO Iniziò a slacciarsi il gilet Elisa era immobile vicino a lui e si stringeva le braccia per difendersi sia dal freddo che dalle incognite di quella gita fuori programma sempre più pentita di aver accettatato…”mio padre mi ci portava quando venivamo a caccia “proseguì Fabrizio sull’onda dei ricordi Poi si girò verso la ragazza “ma togliti la giacca, avrai freddo. Ti prendo una coperta”
Elisa allora si sfilò la giacca bagnata e accettò la coperta che lui le offriva e mentre se la metteva sulle spalle non potè fare a meno di esprimere il proprio stupore e scetticismo per quel cambiamento tanto repentino
Certo che siete strano esordì la ragazza
E perché mai? Rispose il conte incuriosito da quell’affermazione e dal tono + cordiale della giovane
Non sembrate lo stesso che ieri è entrato nella mia stanza ubriaco Disse Elisa cercando di ottenere da lui una spiegazione per quel gesto. Era vero stava tornando ad essere lo stesso uomo gentile e galante dei primi giorni ed Elisa voleva capire cosa era cambiato se davvero qualcosa era cambiato. O forse semplicemente sperava che qualcosa fosse cambiato.
Avete ragione Ammise l’uomo sorridendo sono pieno di difetti… ma che non si dica che ho fatto ammalare una donna infreddolita” Disse Fabrizio con tono scherzoso sfacciato e vagamente galante.
A quel punto anche Elisa decise di partecipare al suo gioco e replicò provocandolo
“Neanche se fosse una serva?” Disse la ragazza che non poteva dimenticare il peso di quella differenza sociale tra loro e il comportamento e i discorsi del conte di pochi giorni prima. No non poteva NON DOVEVA dimenticare
Fabrizio aveva capito che questo suo apparente cambiamento stava dando i suoi frutti: la ragazza ora era meno diffidente così rispose
Qui non ci sono servi o padroni… Ribattè mentre si avvicinava al camino . Ma soltanto una ragazza che sta morendo di freddo e un uomo che forse riuscirà ad accendere un bel focherello e così dicendo si inginocchiò davanti al focolare “Qui c è il resto di un focolare… ci devono essere passati dei contrabbandieri
Elisa aveva mosso qualche passo e si era seduta sul divano alle spalle del conte a quelle parole trasalì Dei contrabbandieri? Disse con tono spaventato al pensiero di briganti e gente disonesta.
Tranquilla Rispose il conte sorridendo e cercando di rassicurarla è gente apposto.. portano solo il sale dalla Francia per non pagare le tasse… perché sanno che qui Continuò a spiegare Fabrizio poi si girò verso la ragazza con uno sguardo intenso e allusivo
.. non gli può accadere nulla” Ovviamente quella frase non era rivolta solo ai contrabbandieri ma a chiunque entrasse nel “magico luogo” quindi a lei.
A quello sguardo Elisa si sentì imbarazzata e riuscì solo a replicare con un sorriso impacciato
Già… Un capanno fuori dal mondo
A quel punto il fuoco era vivo e in grado di scaldare e Fabrizio sentiva che a poco a poco le difese di Elisa si stavano abbassando
: Avvicinati la invitò lui..
No sto bene qui, grazie Rispose Elisa che aveva recuperato parte del suo buon senso e della sua diffidenza
Come preferisci.. Rispose tranquillo Fabrizio .. Vorrà dire che mi godrò da solo questo bel focherello e così dicendo allungò le mani per sentire meglio il tepore ostentando indifferenza per il rifiuto della ragazza.
La sua reazione falsamente distaccata ottenne il risultato sperato
A poco a poco Elisa si mosse dal divano e si sedette poco dietro di lui per giovarsi anch’ella del calore.
A quel punto Fabrizio si girò e iniziò a carezzarle un braccio e la spalla con gesti rapidi e decisi . Elisa si allontanò di scatto “voglio solo scaldarti” Rispose Fabrizio con tono innocente ..
“appunto “ rispose la ragazza con tono circospetto : non riusciva a smettere di temere il contatto con lui.
“con la coperta” aggiunse l’uomo e gliela sistemò meglio sulle spalle
“vieni qui “ continuò dolcemente e altrettanto teneramente la trasse a sé abbracciandola.
Elisa si lasciò abbracciare ed attirare verso il camino: si sentiva avvolta in quel calore magnetico e sentiva il profumo di cuoio e lavanda che emanava il conte reso ancor piu’ forte dalla pioggia.
Si appoggiò a lui : aveva spalle forti e larghe il conte, spalle nelle quali ogni donna avrebbe desiderato rifugiarsi. Il calore e la luce del cammino accesero il suo viso di un riverbero dorato mentre lei fissava le lingue di fuoco.
A poco a poco Elisa iniziò a rilassarsi davvero.
Si dimenticò di tutto rapita da quel momento di magia e senza rendersene conto i suoi pensieri più intimi uscirono dalle sue labbra
Basta così poco per stare bene.. io potrei rimanere qui per il resto della mia vita disse piano come fra sé e sé.
Fabrizio di fronte a quella “confessione” così spontanea tanto inaspettata e insperata si girò e la guardò intensamente : Basta volerlo disse esplicito sperando che anche lei capisse quanto era sciocco resistere ancora a quella forte attrazione che malgrado tutto anche lei provava.
A quel punto però Elisa si rese conto di ciò che aveva detto e cercò di porvi rimedio : non poteva dimenticare la realtà perciò rispose
Quando smetterà di piovere, voi tornerete a essere il padrone e io la vostra serva
Ma non si mosse da quell’abbraccio come se sperasse che lui sconfermasse e annullasse le sue paure sul futuro. Fabrizio non la deluse.
Si girò a guardarla i loro visi erano vicinissimi e con il tono + seducente e ammaliante che conosceva rispose
E chi l ha detto che smetterà di piovere? Continuò a fissarla negli splendidi occhi verdi da cerbiatta impaurita, quanto la desiderava! … Nei capanni fuori dal mondo può succedere di tutto……………
Elisa aveva abbassato il viso e non riusciva più a sostenere il suo sguardo era una sensazione fortissima si sentiva come “stregata” da quello sguardo quegli occhi azzurri e intensi che se prima erano stati duri e sprezzanti ora erano dolci e magnetici. Un torpore strano si era impadronito del suo corpo e le impediva di muoversi : era perduta , ma era dolce quella paura troppo dolce per sottrarsi.
Lentamente Fabrizio le sollevò il mento Elisa continuò a fissarlo timorosa l’uomo avvicinò il viso al suo e finalmente le loro labbra si unirono mentre il conte appoggiava dolcemente la sua mano sul viso di lei.
Inizialmente Elisa si limitò a lasciarsi baciare poi cedette alla meravigliosa e inebriante sensazione che stava provando: schiuse le sue labbra lasciando che i loro mondi e i loro sapori si incontrassero per la prima volta. Fu un bacio lungo e dolce durante il quale ogni rancore ogni lacrima ogni incomprensione sembrò dimenticata. Elisa non aveva mai baciato nessuno in quel modo i rarissimi baci con i coetanei e amici erano stati quasi tutti fraterni lei stesso non aveva mai permesso qualcosa di piu’ di un contatto a fior di labbra ad Angleo e solo una volta, e non immaginava che un bacio potesse davvero dare tutte quelle emozioni e farla sentire come realmente “fuori dal mondo” Aveva gli occhi chiusi quando un tuono riecheggiò nel capanno Elisa sospirò come per riprendere fiato poi d’improvviso l’incanto finì e realizzò cio’ che stava accadendo: lui la stava seducendo ora era gentile ma era sempre lo stesso lo stesso lupo travestito da agnello.
Riacquistò ogni sua facoltà, e per staccarsi dalla trappola. piacevole, ma sempre “trappola,” delle sue braccia gli morse nuovamente il labbro inferiore
………… Ahi!!!! Gridò Fabrizio mentre si ritraeva e si teneva il labbro dolorante con la mano.
Elisa era già fuggita verso la porta ma prima di uscire gridò all’uomo tutto il suo rancore per il subdolo inganno
Siete un vigliacco! Un bugiardo !
Fabrizio tentò inutilmente di richiamarla ma la ragazza aveva lasciato il capanno. Sorrise tra sè scotendo il capo: non si sentì arrabbiato per aver fallito ancora una volta l’agguato. Elisa si era comunque lasciata andare malgrado tutto anche se per poco aveva ceduto e quel bacio e le parole che lo avevano preceduto erano comunque una vittoria per lui una vittoria annunciata.
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