Films et séries d'Alessandro

http://www.2001audiovisuel.com/r2_public/media/xx/film/onavolelajoconde.pdf

bonjour tout le monde le film la jeconde je voi que fr2 a participé quelqu'un c'est si toutefois il serait passé au cinéma français car je l'ai vue en italien mais dans notre langue sa cerais bien bisous A+

du 11 novembre dans les cinémas d'Italie il sortira un nouveau film avec Alessandro: IL SANGUE DEI VINTI!

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L'image est tirée de ce film?
Merci pour l'info mon amie.

oui, est un image du film.
le film parle de la seconde guerre mondiale en Italie

excusez moi mais il y a eu une erreur : le film sortira à mars 2009.

" il film "Il sangue dei vinti" si vedrà al cinema nella lontana primavera del 2009. La fiction verrà trasmessa da Rai Uno nell'ancor più lontano dicembre 2009."

Ok ma loute, c'est gentil de nous tenir au courant, malheureusement, il ne sera sans doute jamais traduit en français.
Biz

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Aïe AÏe Aïe le final risque d'être dur pour notre petit coeur Sad

Encore!!!!
Mais il en on pas marre de le faire toujours mourir?!!!!!
Raz le bol!

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"Il Mestiere d'Amare - Dedicato a Cesare Pavese"

quelques écrans sur le spectacle à théatre d'Alessandro:

1° - http://it.youtube.com/watch?v=QvdtgBRPHOg

2° - http://it.youtube.com/watch?v=GXckl9iYlzM

3° - http://it.youtube.com/watch?v=6Qqz0LxIBEc

http://film.spettacolo.alice.it/cinema/insala.php film avec alexandro

http://www.ivicere.it/

Je crois qu'il adore faire disparaître son personnage comme cela personne ne peut ensuite reprendre son personnage.
Il disparaît aussi dans une explosion dans les hommes d'honneur, je crois?

Conseiller du Roi Nombre de messages : 2200 Date d'inscription : 27/02/2008

oui mais dans les hommes d' honneur IL N EST PAS MORT!! A LA FIN A LA DERNIERE IL RETOURN... AVEC MARGHERITE... ET EN CETTE FILM... TOUT VAS A BONNEHUR!!!

LES AUTHORS DE RAI 2 ON VU QUE LE PUBBLIC N' AIME JAMAIS VOIR MOURIR LEUR HEROES... ET LE REMPLACER... ET A FAIT UN' ESCAMOTAGE POUR FAR LUI RETURNER !!!

LA MEME CHOSER AUREZ DU FAIRE MEME CANALE 5 !!!1

Je sui s d'accord avec toi Queen mais nous n'avons pu avoir que des extraits de You tube pour avoir les hommes d'honneur.

http://it.youtube.com/watch?v=6Qqz0LxIBEc
http://it.youtube.com/watch?v=M852oc2BRjA&feature=related

Conseiller du Roi Nombre de messages : 2200 Date d'inscription : 27/02/2008

il a ete un vraie dommage se je pourra je vous donnera' les links pour decharger les episodes... mais en italienne

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"Le Vicerè" de Roberto Faenza sera transmis dans deux soirées sur RAI Un le 23 et le 24 Novembre 2008

Le film, sorti dans les cinémas le 9 Novembre de l'an passé, ira en vague dans une originale version télévisée, dans d'abord tv absolue.

------>pour nous documenter: http://www.alessandropreziosi.tv/forum/viewtopic.php?t=6245

Conseiller du Roi Nombre de messages : 2200 Date d'inscription : 27/02/2008

oui oui POR FIN POR FIN

NON VEDO L' ORA CHIARA E POI LA VERSIONE TV E' + LUNGA CI SARANNO SCENE INEDITE !!!

queen a écrit:: oui oui POR FIN POR FIN

NON VEDO L' ORA CHIARA E POI LA VERSIONE TV E' + LUNGA CI SARANNO SCENE INEDITE !!!

davvero
non lo sapevo, che bellooooooooooooooooooooo grazie!
lo registrerò.

J'ai vu la bande annonce, trop beau.Notre ale pour Il Vicere

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ALESSANDRO PREZIOSI
E’ BELLO ATTERRARE SUL TEATRO

CATANIA – 6 Ottobre 2006

di Vittorio Costa

Appena trentatreenne, Alessandro Preziosi è tra gli attori italiani più apprezzati del momento e, a giudicare dai risultati artistici, continuerà a fare parlare di sé ancora per molto tempo. La sua attività “attoriale” inizia solo pochi anni fa, quando, a ventiquattro anni, decide di dare una svolta alla propria vita, in barba ad una laurea in giurisprudenza conseguita con 110 e lode, un lavoro presso uno studio legale, l’esistenza di un figlio e due genitori avvocati che speravano di vederlo “sistemato” e con un suo studio. Il giovane avvocato napoletano si trasferisce a Milano dove frequenta l’Accademia dei Filodrammatici e lì, quasi due anni dopo, entra nel magico mondo del teatro. Il primo gradino è quello che lo vede impegnato, per lo Stabile del Friuli e Venezia Giulia, nell’ ”Amleto”, protagonista Kim Rossi Stuart, regista Antonio Calenda, grazie al quale inizia ad essere apprezzato, soprattutto dagli addetti ai lavori. Tra il 1999 ed il 2000 interpreta l’ispettore Foschi nella soap opera “Vivere” ed è presente nel telefilm “Una donna per amico 2”. Il grande successo televisivo ed una maggiore notorietà gli arrivano con la fiction “Elisa di Rivombrosa”, tredici episodi ambientati nel Settecento. E’ qui che conosce Vittoria Puccini, la sua attuale compagna dalla quale, l’anno scorso, ha avuto una figlia, Elena.
Desiderando un ritorno al teatro, decide di non prendere parte alla successiva serie di “Elisa di Rivombrosa” per dedicarsi al musical “Datemi tre caravelle!”. L’intensa attività continua, nel 2004, con il film “Vaniglia e cioccolato” e, nel 2005, con l’interpretazione del ruolo del protagonista nella fiction di Rai 2, “Il Capitano”. Quello in corso è, probabilmente e fino a questo momento, l’anno delle maggiori soddisfazioni artistiche: un film per la televisione, “L’uomo che rubò la Gioconda”, ma soprattutto l’interpretazione di Consalvo Uzeda di Francalanza nella grande produzione “I Vicerè”, diretta dal regista Roberto Faenza.
Ultimamente impegnato nelle riprese di questo film, lo abbiamo incontrato in Piazza Dante, a Catania:

- Iniziamo dalla fine e partiamo con un tuo breve bilancio artistico…
“Ah… proprio così…? Beh, se fossi un fruttivendolo imbroglierei pochissimo sul peso, farei motlta attenzione con il… bilancino. Credo di avere avuto molto dalla vita e mi piacerebbe poter restituire tutto quello che ho avuto magnia… magna… magnani… come si dice…? Magnanimamente, ecco! Il mio proposito è quello di poter lavorare in maniera qualitativa sempre migliore per non avere, un domani, alibi. Il nostro è un mestiere pieno di alibi. A ventiquattro anni ho deciso di ritagliare la mia vita come si fa con un grande cartone: l’ho preso e da lì ho ritagliato quella parte di essa che, inconsciamente, istintivamente ed adole… adolescienzia… adolesce… adolescenzialmente (non è affatto balbuziente, ma la stanchezza, a volte gioca brutti scherzi, ndr) pensavo di poter fare e che, poi, credo di essere riuscito a fare, prima di tutto da operatore culturale, ancora prima che attore”.

- Come nasce la decisione di questa svolta?
“Nasce dalla voglia di comunicare, da una grande esuberanza e da un grande entusiasmo nei confronti della vita: ero convinto di non potere e dovere essere circoscritto ed incanalato in un mestiere che per me, all’epoca, era abbastanza stitico. Forse perché non avevo una gran voglia di studiare, o forse perché quell’applicazione, alla lunga, aveva bisogno di un impegno che probabilmente non ero disposto ad avere nei confronti di quel tipo di lavoro, fatto sta che l’avvocatura non faceva per me ed ho scelto la mai vita andando molto velocemente verso un altro obiettivo. In fondo sono le alternative e le contraddizioni che ti danno la spinta giusta per potere assecondare certe intuizioni”.

- Nel teatro, sei passato da “Amleto” prima e “Trilogia di Eschilo” dopo, a Datemi tre caravelle!”. Semplice proposta o, anche, esigenza di crescita artistica?
“E’ stato un mio desiderio di vedere cosa sarei riuscito a fare con qualcosa che non fosse un classico. Volve vedere se un lavoro contemporaneo, scritto oggi, vi avrebbe dato la sensazione di recitare in maniera più naturale ed attuale, senza dover necessariamente forzare certe molle quali sono quelle che i classici, in qualche modo, spingono l’attore a restituire allo spettatore un collegamento necessario di certe pillole di morale e di giustizia. Facendo Colombo in “Datemi tre caravelle!”, invece, ho staccato, in qualche modo, il cordone ombelicale dell’attore cercando di prendere le cose per quello che erano, dall’esigenza di sognare dello stesso Colombo, all’intuizione e al credere a certi valori, senza il paravento del classico, e dando alla gente la sensazione e la certezza del fatto che io, in tutto quello, ci credevo veramente”.

- “Vivere” ti ha portato la prima grande popolarità. Come sei cambiato?
“Non mi ha fatto cambiare per niente ed ho continuato a fare teatro, così come è accaduto con “Elisa di Rivombrosa”. Il teatro è sempre stato come un materasso per questo difficile atterraggio che la popolarità improvvisamente dà a chi ha sempre dormito su tavole di legno. Le tavole del palcoscenico hanno sostituito questa comodità, con la pazienza che si trasformava in umiltà, cosa non semplice quando sai di essere popolare, ma rispetti certe regole di disciplina che ci sono nel teatro. Quella è stata certamente la formula del giusto dosaggio e della giusta compensazione”.

- “I Vicerè”, un grosso passo in avanti nella tua carriera…
“Indubbiamente. questa è una grande esperienza che mi confronta un po’ con il discorso precedente del classico e del costume, dove certe cose arrivano con grande semplicità e naturalezza: è la forza del romanzo di De Roberto, la forza della sceneggiatura di Faenza, la forza di un allestimento impeccabile anche per ciò che riguarda i costumi, il trucco, le acconciature e tanto altro. Tutto ciò dà una grande forza e mi affascina parecchio. Il mio è un personaggio dal quale prendo le distanze perché ho la sensazione di somigliargli molto. Si tratta, però, di una sensazione in quanto, figlio della mia generazione, mi rendo conto che ci sono situazioni in cui un ragazzo finisce per crearsi degli alibi di confusione, crede nei valori che non riesce a sostenere, aspira ad una libertà di cui non cosa farsene e, quindi reprime il suo entusiasmo. La scelta che fa Consalvo, alla fine, è molto amara, rispecchia un po’ quella del romanzo, ma lo fa con meno cinismo, con meno sofferenza. L’unica nota dolente e triste che a me non piace, è il disegnare un’Italia senza speranza. Non credo che il cinema debba continuare a dipingere un’Italia così depressa, lo trovo ingiusto. Tutto questo, probabilmente, perché anch’io non ho fatto nulla per cambiarlo o non lo faccio nel migliore dei modi. Gente come Moretti, come Muccino, come D’Alatri, con formule diverse, disegnano un Paese senza valori e io credo che, invece, bisognerebbe restituire alla gente qualcosa di più che non certe violente, reali note”.

- Cosa o chi ti piacerebbe interpretare?
“Non aspiro alle interpretazioni. Ho smesso di credere nei ruoli che, in Italia, si assegnano in base a criteri, a volte, sfalsati. Interpreterò al meglio le parti che mi offriranno e quando mi si presenterà l’occasione di fare dei “caratteri”, lo farò con grande piacere: un omosessuale, un pazzo, un barbone, un super eroe… mi piacerebbe andare un po’ sopra le righe”.

- …e nel privato?
“Vorrei essere un buon padre”.

- Pensi di riuscirci?
“Con uno ci sono già riuscito e spero di farlo anche con la seconda”.

- Un parere sugli attori, le figurazioni e le maestranze siciliane.
“Senza dubbio persone di cui ci si può fidare… ed è una cosa molto difficile. Li ho rapportati ai napoletani che compensano la loro sapiente lentezza con una professionalità che non si trova facilmente: in altre parole, ottimi professionisti”.

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Modératrice Nombre de messages : 1064 Age : 37 Date d'inscription : 18/08/2008

Oh la la merci les filles pour toutes ces infos!!! J'adorerais le voir ce film, il me fait vraiment envie mais malheureusement je n'arrive pas à l'avoir!!! Sad

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